Morto Zino Mastrilli, marito di Antonella Azoti, figlia di Nicolò Azoti. “Esempio di determinazione e pacatezza. Sempre accanto alla moglie, nella forza della denuncia e nel recupero della memoria del padre sindacalista ucciso dalla mafia 75 anni fa”.
Palermo 28 dicembre 2021 – E’ morto Zino Mastrilli, marito di Antonella Azoti, la figlia del sindacalista di Baucina Nicolò Azoti, ucciso dalla mafia il 21 dicembre del 1945. Una vita in simbiosi con la moglie, una presenza salda e discreta, un passo indietro accanto a lei, determinante per infondere alla sua compagna di una vita la forza di squarciare il velo del silenzio.
Quel coraggio che Antonella Azoti trova per prendere la parola sulla pedana davanti all’albero Falcone, dopo la strage di Capaci, e dire in lacrime: “la mafia non ha ucciso solo i morti che piangiamo oggi, la mafia ha ucciso anche un giovane di 37 anni che aveva due figli, una moglie e una vita tutta da vivere. Lottava per i diritti dei contadini. Il suo nome era Nicolò Azoti e io non l’ho conosciuto. E prima e dopo di lui la mafia ha assassinato tanti altri sindacalisti, che lottavano insieme ai contadini per la libertà e la democrazia in Sicilia”. Antonella Azoti aveva 4 anni e mezzo quando perse il padre sindacalista.
Stamattina, nella Chiesa di Maria, Gesù e Giuseppe in via Sacra Famiglia, a Resuttana, si sono svolti i funerali di Zino Mastrilli, ex impiegato Enel, iscritto allo Spi Cgil, scomparso ieri. Esequie alle quali la moglie Antonella Azoti non ha potuto partecipare perché ancora in ospedale, dove erano entrambi ricoverati. L’orazione funebre, a nome della famiglia, è stata pronunciata dalla nuora Marcella Menozzi.
La Cgil Palermo si stringe con grande affetto ad Antonella Azoti, ai figli Alberto e Gabriele, e ai familiari tutti, ricordando la figura del marito Zino, ex impiegato Enel e da anni iscritto alla Spi Cgil così come la moglie, ex insegnante.
Con Zino e Antonella Azoti lo scorso 21 dicembre la Cgil Palermo avrebbe dovuto partecipare ad una iniziativa a Baucina per ricordare il 75° anniversario del’uccisione di Nicoló Azoti, segretario della Camera del lavoro di Baucina, assassinato dalla mafia del feudo nel 1946. L’evento è stato rimandato.
“Col cuore colmo di tristezza e di dolore, abbiamo salutato stamattina Zino per il suo ultimo viaggio – dicono Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo, e Dino Paternostro, responsabile del Dipartimento Legalità e Memoria storica, che ha portato il saluto alla cerimonia nome del sindacato – Ma lo ricorderemo sempre per la serena determinazione che lo caratterizzava, per la dolcezza e l’affetto che riusciva a trasmettere a tutti. Lo ricorderemo per l’amore, la condivisione e il sostegno dati sempre alla sua cara Antonella, con cui ha sempre vissuto in perfetta simbiosi. Ad Antonella un fortissimo abbraccio in questo momento per lei così difficile e duro. E la speranza che possa tornare al più presto tra noi”.