Tram, bocciatura linea A. Cgil, Fillea e Filt: “Occasione persa che bloccherà anche le altre opere pubbliche funzionali al Tram. Un danno grave per la città e per l’occupazione”
Palermo 26 novembre 2021 – “In 5 anni a Palermo non è partita nessuna opera pubblica. Aspettavamo che si discutesse di questo in consiglio comunale, non dello stralcio di un’opera che era già avanti rispetto alla progettazione. Chi ha ostacolato l’iter del progetto del Tram non ha tenuto conto degli interessi generali della città e soprattutto del mondo del lavoro”, esprimono profonda preoccupazione il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e il segretario generale Filt Cgil Sicilia Palermo Franco Spanó.
“Un’occasione sprecata, un progetto che avrebbe dato lavoro e consegnato alla città un’opera di trasporto pubblico e sostenibile, stralciato dopo un iter durato anni sull’altare di una battaglia politica condotta sulla pelle della città. Palermo non merita tutto questo – aggiungono Ridulfo, Ceraulo e Spanó- Come Cgil, Fillea e Filt auspicavamo che entro il 2022 si potessero appaltare le prime tre linee, funzionali alle successive linee che hanno già trovato copertura economica dentro il Pnrr e che entro il 2026 avremmo visto i treni in funzione sulle linee. Purtroppo è un’occasione persa, che bloccherà anche tutte le altre opere pubbliche funzionali per mettere a sistema il trasporto pubblico locale”.
“Inoltre, togliere dalla progettazione la linea A, dichiarando addirittura che questa linea devasterebbe il centro della città passando per via Libertà e via Roma, riteniamo sia fuori da ogni logica – proseguono i segretari di Cgil, Fillea e Filt – Il sistema Tram non è un intervento invasivo come il sistema della metropolitana, che scava nel suolo in profondità. È una progettazione moderna, frutto di una elaborazione che guarda ai sistemi di trasporto delle metropoli europee. Riteniamo che stralciare la linea A complicherà il futuro di tutta l’opera e poniamo il problema dell’impatto occupazionale che avrebbe generato il tram. La città di Palermo sta registrando un incremento nel settore edile dovuto agli incentivi dei bonus in campo. Come abbiamo ribadito più volte, se non partono le opere pubbliche, quelle che hanno una durata maggiore e che possono creare una stabilità occupazionale importante, tutta la crescita del settore verrebbe meno. Questa – ricordiamo – è l’unica opera che poteva utilizzare le risorse del patto per Palermo. Cosa che purtroppo non è avvenuta”.