Assemblee nei cantieri edili in vista della manifestazione unitaria del 27 novembre in piazza Verdi. “Le preoccupazioni degli edili, a 65 anni ancora sulle impalcature. Lavoro precario, contributi discontinui e tanti rischi”.
Palermo 23 novembre 2021 – Assemblee nei cantieri edili più rappresentativi della città in vista della mobilitazione unitaria del 27 novembre, in cui Cgil, Cisl Uil rilanciano al governo le richieste di modifica alla legge di stabilità su pensioni, fisco, sviluppo e politiche sociali.
Oggi dalle 13 alle 15 si è svolta l’assemblea nel cantiere dell’anello ferroviario a piazzale della Pace, organizzata dalla Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil con i 70 operai della D’Agostino. Domani un’altra assemblea si svolgerà nel cantiere della Toto Costruzioni a Castelbuono, con i 330 operai impegnati nel raddoppio ferroviario della tratta Cefalù-Castelbuono. Una mobilitazione che scatta in preparazione della manifestazione del 27, dove anche gli edili interverranno in piazza con un delegato.
A Palermo, alla manifestazione di sabato alle ore 9 in piazza Verdi, tra i delegati e le delegate parlerà anche un operatore edile in rappresentanza delle tre sigle sindacali del settore costruzioni di Fillea, Filca e Feneal, per raccontare le difficoltà di chi ogni giorno svolge un lavoro tra i più esposti a incidenti, a fatica, a usura, a malattie professionali.
“Il tema delle pensioni, nel lavoro edile, strutturalmente discontinuo, e l’alta età dei lavoratori soprattutto al Sud, con operai che a 65 e 67 anni sono ancora condannati a stare sulle impalcature o dentro le gallerie: questi alcuni degli argomenti caldi che sono stati al centro della discussione delle assemblee che stiamo svolgendo a Palermo – dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani, Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Piero Ceraulo, Francesco Danese, Pasquale De Vardo – Come sindacato del costruzioni abbiamo proposto di portare da 36 a 30 gli anni di contributi necessari per accedere, con 63 anni di età, all’Ape Social per gli operai edili. Ma purtroppo questa richiesta non è stata presa in considerazione dall’attuale governo”.
“Non riusciamo a comprendere – aggiungono Ceraulo, Danese e De Vardo – perchè il governo non tenga conto di una condizione che ormai si è consolidata. Un edile lavora in maniera discontinua sempre. La media di contributi per chi ha superato i 65 anni di età è di 27 anni. Noi al Sud, in pratica, siamo destinati a continuare a vedere ultrasessantenni ancora nei cantieri”.
I lavoratori nelle assemblee di questi giorni in corso a Palermo hanno dato un mandato chiaro alle organizzazioni sindacali. “La nostra richiesta è di di modificare la legge Fornero e consentire un accesso agevolato alla pensione, rispetto alla tipologia del lavoro edile, per non dover arrivare a 42 anni e 10 mesi di contribuzione, meta irraggiungibile, o 67 anni di età. E l’altra questione centrale è quella della sicurezza. Se un edile ancora a 67 anni è costretto a lavorare, è chiaro ed evidente che l’esposizione al rischio di infortuni, anche gravi e mortali, è maggiore, come confermato dai numeri. Sono questioni per noi non più rinviabili”.