Palermo 20 luglio 2021 – “La lotta alla mafia non può avere zone franche, soprattutto in quelle parti della città e del territorio che sono ad alta densità mafiosa – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – L’operazione di oggi conferma che resta molta strada da fare e che la lotta alla mafia non può essere delegata solo alla magistratura, ai carabinieri e alla polizia, ai quali va il nostro plauso, ma deve diventare lotta partecipata, del popolo, di tutti i cittadini onesti, con l’obiettivo comune del ripristino della legalità e di uno sviluppo sano”.
“Invitiamo quanti hanno subito e subiscono richieste di estorsioni a denunciare – prosegue Mario Ridulfo – Non esiste la pax mafiosa, la pax mafiosa ha sempre un prezzo. E dall’oppressione mafiosa possiamo liberarci solo solo se si intensifica lo sforzo a collaborare, se i criminali vengono catturati e se lo Stato garantisce la legalità. Il fenomeno del taglieggiamento, che come svelano le indagini è proseguito anche con le attività economiche in difficoltà a causa della pandemia, dimostra come la mafia continua ad agire senza scrupoli e che il sistema del welfare mafioso non si è allentato. Bisogna educare i cittadini alla collaborazione e a uscire fuori dalla sfera dell’omertà, come la scuola bene sta facendo con le giovani generazioni. Un cambiamento culturale che spetta a tutti, ai lavoratori, ai commercianti, alle associazioni d’imprese, per liberare Palermo dai vincoli che ostacolano lo sviluppo”.