Bagheria, Amb, Fp Cgil, avviate in Tribunale le cause per i lavoratori che continuano a svolgere mansioni superiori. “Dovrebbero limitarsi a usare l’Ape 50 per lo spazzamento. Invece guidano i mezzi per la raccolta dei rifiuti”.
Palermo 13 luglio 2021 – La Fp Cgil ha avviato le cause le cause al Tribunale di Termini Imerese per 21 lavoratori dell’Amb, la società multi servizi in house del Comune di Bagheria. I 21 lavoratori in questione, sono assistiti dai legali Pietro Vizzini e Milena Nicosia. Erano stati assunti tutti a tempo determinato dal 1 dicembre 2018 con un bando e in 17 sono poi risultati vincitori di concorso con conversione del contratto a tempo indeterminato a partire dal 1°ottobre scorso. Per il livello d’inquadramento per il quale sono stati assunti alla Amb, non possono guidare i “gasoloni” per la raccolta differenziata. Ma il presidente della società continua a utilizzarli per la guida di mezzi per i quali occorre un inquadramento superiore.
A denunciare la situazione, che riguarda il gruppo di 21 operatori ecologici al lavoro per la società Amb da tre anni e mezzo in aggiunta ai circa 60 operai transitati dalla ex Coinres, è la Fp Cgil Palermo. “I lavoratori sono stati assunti con il livello di inquadramento più basso, il livello j (junior), che non permette loro di svolgere le mansioni per le quali sono stati realmente adibiti dall’azienda – dichiarano Valerio Lombardo e Andrea Gattuso, per la Fp Cgil Palermo – Dovrebbero occuparsi del servizio di spazzamento e raccolta manuale con l’ausilio di veicoli a motore (come l’Ape 50 allestita per lo spazzamento strade) per la cui conduzione è richiesto il possesso della patente. Invece ogni giorno stanno alla guida di mezzi per la raccolta differenziata per i quali occorre il livello 2 B, previsto per mansioni superiori rispetto alla pulizia delle strade”.
La Fp Cgil Palermo, sin dall’inizio della vertenza, aveva denunciato l’esistenza di una “situazione insostenibile” perché non rispettosa del contratto collettivo nazionale Utilitalia delle imprese ambientali. Già all’atto della pubblicazione del bando di concorso il sindacato aveva mostrato le sue perplessità perché l’avviso pubblico prevedeva l’assunzione di personale con inquadramento d’ingresso (livello J) non compatibile con i profili professionali necessari allo svolgimento del servizio. E dopo una trattativa che non ha avuto esiti positivi, con vari tentativi di transazione, il sindacato ha deciso di procedere con la promozione delle cause per far valere davanti ai giudici i diritti dei lavoratori.
“Malgrado le causa in corso, la situazione è rimasta immutata e il personale continua a guidare mezzi non consentiti – aggiungono Lombardo e Gattuso – Nel frattempo i 17 operatori ecologici hanno raggiunto l’anzianità di servizio (26 mesi di effettivo lavoro) per la quale sarebbe dovuto già scattare il livello superiore. Tutto questo, ha determinato il clima pesante all’interno del cantiere. E questo anche a causa di un discutibile approccio del presidente nei confronti della vicenda, con l’utilizzo di toni che, anziché riportare la serenità tra gli operatori, fondamentale per svolgere un servizio efficiente per la città di Bagheria, non fanno altro che inasprire lo scontro con l’organizzazione sindacale”.
“Chiediamo – proseguono i rappresentanti della Fp Cgil Palermo – il ritorno a un sistema di relazioni tra il presidente e i lavoratori che passi attraverso un corretto rapporto con i rappresentanti sindacali. Qualora ce ne siano i presupposti, l’Fp Cgil valuterà gli estremi per la configurazione di una condotta antisindacale. Non basta infatti garantire la regolarità delle retribuzioni. E’ necessario un rapporto sano e costruttivo sulla base delle norme e del contratto collettivo che regola il settore”.