Campagna “Io accolgo”, al lavoro la rete per l’inclusione sociale dei cittadini stranieri.
Primo impegno: l’aumento degli sportelli per la Residenza anagrafica. “Il solo ufficio di viale Lazio non basta. Centinaia di cittadini in pressing ma per l’appuntamento se ne parla a novembre”.
Palermo 31 maggio 2021 – Il potenziamento degli uffici per l’iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri che abitano a Palermo. È uno dei primi impegni presi con l’amministrazione comunale dalla rete “Io Accolgo”, costituita a fine marzo anche a Palermo, come comitato territoriale della Campagna Nazionale, che riunisce un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati sul tema dell’inclusione e del protagonismo sociale dei cittadini immigrati e della solidarietà.
Il comitato ha costituito dei tavoli tematici e dei sottogruppi al lavoro sui seguenti argomenti: Anagrafe, Salute, Educazione interculturale, Mappatura del territorio, Lavoro e pandemia (cultura d’impresa, emersione dal lavoro nero, lavoro domestico), Digitalizzazione e alfabetizzazione informatica
Nei giorni scorsi si è svolto l’incontro con l’amministrazione del gruppo “Anagrafe” di “Io Accolgo”, di cui il Comune stesso fa parte, formato da Caritas diocesana di Palermo, Cgil Palermo, Cisl Palermo-Anolf, Uil Palermo, Casa dei Diritti del Comune di Palermo, la Cooperativa la Panormitana, Centro diaconale La Noce Istituto Valdese, la Consulta delle culture del Comune di Palermo, la Società italiana di Medicina delle Migrazioni.
“All’incontro con il vicesindaco Fabio Giambrone e i funzionari dell’ufficio Anagrafe, abbiamo detto chiaramente che il solo ufficio di viale Lazio non basta – dichiarano Bijou Nzirirane, Cgil Palermo e Anna Culotta, Caritas diocesana, referenti del comitato – Il primo appuntamento disponibile per chi fa la richiesta per l’iscrizione anagrafica è solo a novembre. Ad esso segue la procedura di controllo da parte dei vigili urbani e i tempi si allungano ancora. In questo modo i cittadini stranieri residenti a Palermo non riescono a produrre l’Isee, perdendo la possibilità di usufruire delle prestazioni di supporto al reddito”.
“Il vice sindaco Giambrone e i funzionari hanno accolto la proposta di aumentare il numero delle postazioni in diversi punti della città dove sarà possibile richiedere la residenza anagrafica – proseguono le referenti – Un solo ufficio per una città come Palermo è oggettivamente insufficiente. A chiedere l’appuntamento sono centinaia di cittadini. Inoltre, per superare i problemi linguistici, oltre ai mediatori linguistici volontari, il Comune valuterà la possibilità di incrementare la presenza mediatori di lingua araba, francese e inglese”.
“Altra questione affrontata è quella che riguarda le persone senza fissa dimora, che richiedono l’iscrizione alla residenza virtuale – dichiara Gloria Zuccaro del Centro Diaconale La Noce-Istituto Valdese – Anche in questo caso si va incontro a un iter molto lungo e per i richiedenti rimane un problema ricevere e ritirare la propria corrispondenza. Dal colloquio col vicesindaco e i funzionari è nata la proposta di attivare una rete di collaborazione tra l’ufficio anagrafe e gli enti e le associazioni del terzo settore impegnati per il contrasto alla grave emarginazione dei cittadini stranieri, soprattutto adulti”.
L’incontro tra il Comune e la rete “Io Accolgo”, che ha cadenza mensile, ha il compito di monitorare le difficoltà degli uffici e dei cittadini, in un clima di reciproca collaborazione al fine di rendere più semplice e fluido l’approccio ai servizi e con esso ai diritti/doveri di ciascuno.