Palermo 30 aprile 2021 – “Italia Si Cura con il Lavoro’: la ripartenza in sicurezza, dunque incentivando la campagna vaccinale e politiche attive insieme a misure che possano creare lavoro, siano le uniche strade per far uscire i nostri territori da questa situazione di paralisi di tutta l’economia”
“La crisi che stiamo vivendo è senza precedenti, se non si rimette al centro dell’azione politica e amministrativa il Lavoro ma che sia in sicurezza, politiche sociali adeguate per eliminare il divario sociale, la tutela della salute con il potenziamento della sanità, il rilancio dei cantieri e l’utilizzo in tempi rapidi dei fondi Recovery affinché non siano una ennesima occasione sprecata, non potremo dare risposte ai nostri giovani e la disoccupazione non farà che aumentare”. Cosi i tre segretari generali Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Claudio Barone, in occasione della seconda Festa del Lavoro senza il tradizionale corteo nazionale per rispetto delle norme anticovid, lanciano il loro messaggio: “lo slogan nazionale delle confederazioni unitarie è ‘Italia Si Cura con il Lavoro’ proprio perché è fuor di dubbio che la ripartenza in sicurezza, incentivando dunque la campagna vaccinale ma mettendo in campo misure che possano creare lavoro, sia l’unica strada per far uscire i nostri territori da questa situazione di paralisi di tutta l’economia”. I sindacati aggiungono “ci auguriamo che nel definire il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza si ascoltino le parti sociali e si tenga conto del Sud e di tutte quelle misure necessarie al suo rilancio e delle infrastrutture e tutte le opere strategiche da realizzare nei nostri territori”. Centrale resta la sicurezza sul lavoro. “Lavoro sicuro, sia dal punto di vista del contrasto al contagio da Covid sia dal punto di vista dei requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro e dunque i relativi controlli, sono le priorità, ancor più oggi. Ed è bene ribadire che lavoro precario non vuol dire lavoro poco sicuro, e che la tutela della vita dei lavoratori è prioritaria”. A Palermo sono poco più di 75 mila le persone in cerca di occupazione. Secondo invece gli ultimi dati Istat il tasso di disoccupazione si attesta al 15,3 per cento, sale al 25,8 per i giovani fra i 25 e i 35 anni e si attesta attorno a circa il 10,6 per cento per la fascia d’età di 35 anni a salire. Per Cgil Cisl Uil Palermo, “bisogna intervenire concretamente su tutte le disuguaglianze sociali che sono state ampliate dalla pandemia. E’ evidente che chi aveva un lavoro in nero non ha più lavorato e spesso non ha potuto nemmeno prendere la cassa integrazione o altra forma di assistenza. Bisogna pensare ai cosiddetti ‘ultimi’ del nostro territorio, a quelle famiglie sempre più in difficoltà, ai giovani demoralizzati per un futuro troppo incerto nella loro città, ma bisogna farlo creando lavoro e con politiche sociali che aiutino i più deboli”. “Temiamo – aggiungono i tre segretari Cgil Cisl Uil Ridulfo, La Piana e Barone – che se non si procede con la proroga del blocco dei licenziamenti e soprattutto con nuove politiche attive del lavoro che consentano, una volta formate, a chi è in cerca di occupazione di trovare sbocchi professionali nuovi e in linea con le esigenze, i dati sui senza lavoro possano seriamente aumentare”. Fra i temi centrali per Ridulfo, La Piana e Barone c’è il contrasto alla criminalità organizzata. “In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, bisogna alzare il livello di guardia e di vigilanza, la mafia, l’illegalità non devono trovare spazio laddove sono in arrivo fondi e relativi appalti”. Resta fondamentale dunque il tema dei giovani. “Bisogna pensare al loro futuro, ancora più grigio oggi nei nostri territori con una crisi che ha morso anche settori che prima erano trainanti, turismo, enogastronomia, l’industria in generale e il settore del commercio. Bisogna puntare oggi dunque sul sistema formativo che deve preparare i nostri giovani alle professioni maggiormente richieste”. Infine il messaggio dei segretari Cgil Cisl Uil Palermo ai lavoratori e in particolare: “buon Primo maggio a tutti i lavoratori che in tanti settori cruciali per il Paese hanno svolto il loro lavoro fondamentale ed essenziale in questo difficile anno di pandemia”.