Venerdì, per lo sciopero nazionale dei Rider, a Palermo, alle ore 16, si terrà una manifestazione con flash mob, in piazzale Capitaneria di Porto, sul lungomare della Cala (di fronte al Nautoscopio).
Lo sciopero per i Rider durerà per l’intera giornata.” I lavoratori si asterranno dal lavoro e chiedono ai clienti, per quel giorno, di non fare ordini, per sostenere i lavoratori che in questo anno sono stati preziosi per tutti noi – dichiara Andrea Gattuso, segretario generale Nidil Cgil Palermo – Poiché non vogliamo penalizzare le attività di ristorazione già duramente colpite dalla situazione pandemica, invitiamo i clienti per una sera a organizzarsi da soli con l’asporto, recandosi direttamente a comprare le pizze o il sushi con mezzi propri, senza rivolgersi alle app del delivery food”.
Per organizzare la giornata di mobilitazione e sensibilizzare la gente, Nidil Cgil Palermo ha diffuso in queste settimane, lungo le vie dello shopping più battute dai ciclofattorini, un volantino in italiano e in arabo con le richieste in sostegno dello sciopero del 26 marzo.
Anche la Cgil Palermo rilancia l’invito all’adesione e a mettere nei profili Fb la cornice #IoNonOrdino. “Partecipiamo tutti alla giornata di sciopero, sosteniamo la mobilitazione chiedendo diritti e tutele per i rider e astenendoci dalle ordinazioni sulle piattaforme di delivery, ricordando che dietro ogni nostro acquisto ci può essere un lavoratore in difficoltà, che viene sfruttato e pagato poco. Invitiamo i cittadini e tutti i lavoratori a essere per una giornata consumatori attenti e solidali – aggiunge il segretario generale Mario Ridulfo – Per non danneggiare i ristoratori, già molto penalizzati a causa della lunga durata della pandemia, l’asporto diretto senza servizio a domicilio è un sacrificio che per una sera si può fare”.
Alle 16, al flash mob alla Cala organizzato da Nidil Cgil prenderanno parte gli stessi Rider, nel rispetto delle regole del distanziamento anti Covid. Seguiranno gli interventi dei lavoratori, del segretario Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e di Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo.
Lo sciopero è stato proclamato per chiedere migliori condizioni di lavoro a partire dalla paga oraria e tutti i diritti del lavoro subordinato. Attualmente è in fase avanzata anche una trattativa tra Just Eat e i sindacati, per assicurare ai Rider un contratto di lavoro subordinato, con paga oraria e tutti i diritti, come ferie, malattia e Tfr. “Chiediamo alle piattaforme di prendere atto che non è possibile continuare con un modello di business che mette al centro il lavoro autonomo e senza diritti, sarebbe assurdo avere in Italia due diversi regimi di organizzazione del lavoro – aggiunge Gattuso- Da una parte, quello che hanno sancito i Tribunali di Palermo, Bologna e la Procura di Milano, così come l’Ispettorato nazionale del Lavoro e altre istituzioni, in favore di un rapporto con le tutele del lavoro subordinato e dall’altra, la posizione di Assodelivery, con Glovo, Deliveroo, Uber Eats e Socialfood, che si ostinano a mantenere il cottimo e a utilizzare un accordo come quello stipulato con Ugl – organizzazione che non rappresenta assolutamente i Rider e che è stato bocciato ampliamente dai lavoratori stessi che hanno denunciato già da tempo un peggioramento delle loro condizioni di lavoro a partire dai guadagni”.
“Con questo sciopero, che il 26 impegnerà i lavoratori di una trentina di città italiane – prosegue Gattuso – chiederemo al governo di riaprire la discussione con le piattaforme, interrotta a causa della caduta del governo Conte”.